Quando la merda prende il sopravvento e sorpassa il livello di guardia, ti ritrovi a cercare rifugio nelle poche certezze che hai.
C’è chi prega, chi grida, chi si rilegge i racconti di Achille Campanile, chi si fa la Milano-Torino a duecento all’ora, chi va dal parrucchiere e chi a caccia.
Io, ovunque mi trovi, mi infilo in una libraria e ne esco con 3 (tre) libri.
C’è sicuramente una componente rituale in ciò.
Sono a Lisbona. Esco alle 11 dagli uffici del cliente (a Roma, Berlino e Parigi è mezzanotte) e mi infilo nel centro commerciale di rimpetto. C’è una libreria (non particolarmente attraente) con un miserrimo reparto banda desenhada.
Di André Carilho neanche l’ombra.
Però trovo. E compro.
Fadas Laureas di Luis Louro (una sorta di milomanara locale), è una raccolta di illustrazioni porcelle accompagnate da racconti appositamente scritti da narratori portoghesi.
O diario sentimental di Julio P. di Lorenzo Gòmez, traduzione di un albo spagnolo che mi sembra molto bello e che ha garantito all’autore una lunga serie di riconoscimenti per il miglior albo d’esordio.
Infine un libro che mi sembra irresistibile, Krazy Kat – The comic art of George Herriman. In copertina la gatta, il topo e il cane poliziotto siedono con gli occhi spalancati e aspettano ch’io inizi a leggere.
Invece devo ancora lavorare.
Merda.
bulimia cartacea…anch’io ce l’ho…ma estesa pure a quaderni di ogni forma ecolore…per cominciare diari e sketchbook che non finiscomai….
ehilà, ciao! Se il librone sul Kat che hai è un bel volumone in inglese co-curato da patrick mcdonnell…beh, hai in mano il meglio fico saggio sul meglio fico fumetto checcisia… -matt